A proposito di Tomaso
Ricordiportatidalvento
Nell’esercizio della professione psicologica si viene a contatto con molte storie. La storia di Tomaso è una di quelle a me più care. Occhi vivaci e sorriso contagioso: sono queste le caratteristiche che più di tutte ricordo di lui. Tomaso ha saputo sempre, fino all’ultimo, conservare la motivazione, l’entusiasmo e la passione per la vita.
Maria Pennacchio – Psicologa, Centro di Riabilitazione Neurocognitiva di Rovereto
Lo sguardo di Tomaso si illuminava quando parlava delle sue montagne; accenni concisi alle passeggiate con gli amici, a una breve arrampicata, al panorama che aveva potuto osservare da lassù. Tomaso era di poche parole, non amava raccontarsi, ma attraverso i suoi sguardi riusciva a stabilire una comunicazione immediata ed era abilissimo nel cogliere la reazione degli altri.
Marica Eoli – Dirigente e medico presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta
Facciamo gli esercizi o parliamo dei suoi viaggi, delle sue foto e a volte escono parole in inglese, a volte si ferma perché sente che quel drago lo sta tormentando ma poi continua e racconta delle sue camminate con l’amico del cuore e della bellezza del mondo che lo circonda con lo sguardo lontano verso l’infinito.
Giuliana Morandini – Logopedista presso Ospedale di Arco
Per noi era un piacere venirti a visitare, tu ci aspettavi… non più medico, infermiere e paziente, ma Amici, semplicemente. Grazie Tomaso, grazie per quello che ci hai insegnato, grazie per i tuoi sorrisi, grazie per il bellissimo percorso che abbiamo fatto insieme.
Diego Battisti – Dirigente medico presso Unità operativa Cure Palliative Alto Garda
Sei sempre stato coraggioso. Partivi per i tuoi viaggi senza tanti grilli per la testa, senza troppi preparativi. Nella valigia, o meglio nello zaino, mettevi la tua semplicità e la tua naturalezza. Viaggiatore ed esploratore del mondo esterno e interno, sei stato un Amico vero e sensibile. Un ragazzo genuino e libero, come il vento.
Valentina Costa – amica di Tomaso